Tecnologie Blockchain avanzate per una supply chain alimentare di cibi sani e affidabili
Il progetto si propone di validare l’uso della blockchain per un nuovo business models nella supply/value chain alimentare, che possa coinvolgere produttori, distributori e consumatori in un’economia circolare virtuosa e rispettosa dell’ambiente e della qualità del cibo. La validazione delle tecnologie del progetto applicabili a più catene alimentari sarà fatta selezionando un prodotto tipico umbro (es. Olio di Oliva).
In particolare il progetto si propone di studiare in specifici workpackages gli aspetti
- Sensoristici, (nano) reti e (nano) tecnologie, anche collegati al 5G, come soluzioni tecnologiche evolute anti-contraffazione, necessari per il reperimento delle informazioni durante il processo produttivo e distributivo in maniera affidabile e tamper-proof. La sensoristica si occuperà di rilevare in maniera prona da errori e contraffazioni informazioni nel processo produttivo (nel caso dell’olio, temperature ambientali e del prodotto, indici di umidità, etc.);
- Tecnologici, collegati alla creazione di un prototipo di blockchain che possa essere adatto a memorizzare preservandone integrità le informazioni qualitative e quantitative della supply chain alimentare. Si sperimenteranno in questo contesto più soluzioni, adottando blockchain pubbliche (ethereum) o private (hyperledger), al fine di trovare il giusto compromesso che possa coniugare tecnologie permissionless/permissioned;
- Chimico-analitici, rivolti all’individuazione di indicatori di qualità e autenticità dei prodotti. L’elaborazione dei dati, supportata da analisi chemiometrica, permetterà di migliorare la rintracciabilità di un bene all’interno della filiera agroalimentare e di identificare i requisiti peculiari di unicità del prodotto ottenuto da un virtuoso ciclo di produzione e distribuzione;
- Medici, per supportare l’evidenza di come una alimentazione sana a base di prodotti certificati e di qualità si traduca nel generale benessere dell’individuo. Sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano la stretta correlazione tra un’alimentazione varia ed equilibrata e la prevenzione del cancro. L’American Institute for Cancer Research ha calcolato che abitudini alimentari poco salubri sono responsabili di circa tre tumori su dieci. Dati recenti italiani hanno dimostrato che il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva aiuta a prevenire e combattere le neoplasie intestinali, per la presenza di acido oleico una sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare;
- Economico-Agrari, derivanti dall’organizzazione trasparente di un processo produttivo e distributivo, con la certificazione dei processi e della qualità del prodotto finale, volto a coinvolgere tutti gli attori della “value chain”. La filiera (dell’olio) vanta una lunga storia di certificazioni sia cogenti che volontarie (DOP, IGP, BIO, certificazioni qualità, ecc.) ciononostante nella filiera si concentrano le maggiori asimmetrie informative che danno origine a fallimenti del “mercato” che non permette una adeguata valorizzazione commerciale delle produzioni tipiche e di qualità. La Blockchain intende superare la logica della certificazione amministrativa e cartacea costruendo un’architettura informatica in grado di facilitare le aggregazioni di aziende (olivicole) e delle PMI agroalimentari;
- Finanziari, per arricchire l’ecosistema con strumenti come mini-bond e basket-bond e la creazione di una crypto-economy circolare dotata anche di e-badges (per competenze e conoscenze) e digital tokens (per rappresentare prodotti e servizi) come mezzo di incentivazione alla partecipazione alla filiera; con i mini/basket-bond anche le PMI in fase di crescita potranno raccogliere capitali da investitori retail/professionali, supportando la loro sostenibilità e credibilità finanziaria certificando tramite blockchain la qualità della filiera e garantendo il rimborso degli stessi tramite “smart-contracts”.
Risorse